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È bastato l’annuncio di un libro per rimettere in moto i sensori del mondo mediatico sul caso Pasolini. L’evento, che si incrocia con un red carpet al Festival del Cinema di Venezia, è sorprendente perché sembra si stia muovendo addirittura la Commissione parlamentare antimafia, presieduta da Nicola Morra, che sollecita una riapertura dell’inchiesta sulla tragica morte dello scrittore.
Ma rimettiamo in fila i fatti. Nel mese di marzo, il giornalista criminologo Michel Maritato presente a Montecarlo il 10 maggio scorso al Festival della commedia, annunciò la preparazione di un libro sul caso, cosa che puntualmente è avvenuta, con la pubblicazione de “La fine del diverso”, un pamphlet a sua firma, edito da Herald, tutto giocato sulle vicende romanzate di due cronisti che ripercorrono i luoghi di Pier Paolo, ricavandone la sensazione che il delitto non fu la bieca lite tra omosessuali ma si doveva guardare oltre.
E forse questa è la volta buona.
Tanto che al libro seguirà il film “Il Capitolo mancante”, per la regia di Carlo Marcucci, che intende rivelare cosa potrebbe esserci dietro la stesura non completata di Petrolio, la monumentale opera con cui l’intellettuale metteva in ginocchio un sistema. Maritato ha aperto la strada, portando il suo libro sulla passerella veneziana, ed è sicuro che la scia disseminata sarà interminabile.
È bastato l’annuncio di un libro per rimettere in moto i sensori del mondo mediatico sul caso Pasolini.