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Quando c’è di mezzo Fabrizio De André finisce sempre che uno come me non può far altro che correre a prendere il biglietto e aspettare l’inizio dello spettacolo a saltare sulla poltrona.
Non posso farne a meno, Faber per me è una religione, le sue canzoni un mantra da ripetere durante la giornata, è il bello di un cielo azzurro dopo una giornata di pioggia.
De André per me è Dio.
Fatta questa doverosa premessa mi tocca (capirete il sacrificio) parlare dello spettacolo “In direzione ostinata e contraria” di e con Valerio De Angelis uno che, evidentemente, a cantare e a suonare ci sa fare ma, udite udite, è bravo anche a recitare.
Mettiamo però una cosa in chiaro, lo spettacolo NON parla di Fabrizio De André.
All’interno della rassegna culturale {R} Estate Tuscolana, organizzata dal Comune di Frascati, con il contributo della Regione Lazio e la direzione artistica e tecnica di QuintaPrima, Iperico e Spazio Teatro Faber, lo spettacolo “In direzione ostinata e contraria” ci parla di questi cinque personaggi, Sally, Franziska, Tito, Giovanni (Jones) e Michele, certo, ci sono le canzoni di Faber e la sua poetica permea tutta la narrazione ma decisamente non si parla di De André.
C’è un treno che porta a Genova, ci sono Franziska, Tito e Giovanni che provano ad arrivarci in un’Italia post apocalittica dove continui terremoti rendono la vita difficile e le risorse scarse e dove un enorme tsunami sta per colpire la città portuale.
Ognuno con qualcosa da fare, ognuno con una sua motivazione profonda, durante il viaggio si salderanno i rapporti tra i tre viaggiatori.
All’arrivo le cose si faranno più complicate ma l’amore e l’amicizia vincono spesso anche sulle situazioni più difficili.
Finale poi tutto da godere e che non sto di certo a spoilerarvi.
Accompagnati dal commento musicale dei bravissimi Super Stereo (Marco Giammarioli e Giovanni Bonifaci), gli attori Valerio De Angelis, Maria Elisa Barontini, Luca Morelli, Antonio Randazzo e Marzia Verdecchi danno vita a una bella prova attoriale di un’opera che, mi auguro, possa avere ulteriori repliche vista la bella cornice di pubblico che l’ha accompagnata e che da la possibilità di ascoltare qualche bel bravo di quel genio e poeta che era Fabrizio De Andrè.
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Marco Brancaccia
Giornalista, scrittore, fotografo. Vive un carico di lavatrice alla volta e ha il fisico da alzatore di polemiche.